Il 25 novembre 2020, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha avuto grande successo la conferenza sul tema della Mascolinità tossica organizzata dalla Rete nateil14giugno.ch
Gli stereotipi, in particolare quelli di genere, riproducono ancora oggi una società di tipo patriarcale e discriminatoria nei confronti delle donne.
La comunicazione dei mass media è un importante strumento per combattere questo fenomeno. Il linguaggio dei mass media elettronici, della carta stampata e dei social ha un forte impatto sulla società: un utilizzo errato delle parole rappresenta una ulteriore violenza di genere, come tale non è un problema delle donne ma della società intera.
Le redazioni dovrebbero avere l’obiettivo comune di eliminare le fonti di disparità, gli stereotipi e i pregiudizi, rispettando la verità sostanziale dei fatti, senza pregiudizi.
La ricerca del sensazionalismo ad ogni costo, dell’indiscrezione scottante, del dettaglio intimo si configura come una violazione del codice deontologico del Consiglio svizzero della stampa, che al punto 8 dice testualmente:
“(il/la giornalista) rispetta la dignità delle persone e rinuncia a riferimenti discriminatori nel testo, nelle immagini o in documenti sonori. Le discriminazioni da evitare riguardano l’etnia o la nazionalità, la religione, il sesso o le abitudini sessuali, la malattia e gli stati di infermità fisica o mentale.
Allo stesso modo è importante ricordare l’articolo 17 della Convenzione di Istanbul, entrata in vigore in Svizzera il 1 aprile 2018, che investe proprio i mass media di un compito fondamentale nella lotta alla violenza domestica, secondo cui
“…le parti incoraggiano il settore privato, il settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i mass media, nel rispetto della loro indipendenza e libertà d’espressione, a partecipare all’elaborazione e all’attuazione di politiche e alla definizione di linee guida e di norme di autoregolazione per prevenire la violenza contro le donne e rafforzare il rispetto della loro dignità”.
Questi principi vengono spesso dimenticati, per questo Nateil14giugno organizza un ciclo di 3 incontri per approfondire con specialiste del settore la tematica
Le conferenze online (in zoom) “NOMEN OMEN: l’importanza delle parole” verteranno in particolare sui temi del linguaggio, i luoghi comuni, l’impatto delle immagini e la narrazione della violenza nei media.
1° incontro: LINGUAGGIO E PREGIUDIZIO
26 marzo 2021 ore 18.30-19.30
2° incontro: LA FORZA DELL’IMMAGINAZIONE
20 aprile 2021 ore 18.30-19.30
3° incontro: LA VERITÀ NELLE PAROLE maggio 2021 (da definire)
Seguirà anche un incontro con l’associazione nazionale delle giornaliste e pubbliciste GiULiA(Giornaliste Unite Libere Autonome) che dal 2011 si batte per una migliore rapprensentanza delle donne nella professione e per modificare lo squilibrio informativo sulle donne anche utilizzando un linguaggio privo di stereotipi e declinato al femminile. https://giulia.globalist.it/
L’invito a tutt* é a partecipare iscrivendosi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.